Nel nostro tour delle isole di Venezia non può certamente mancare il tripudio di colori di Burano. Quando scendi dalla barca è sicuramente la prima cosa che catturerà la attenzione! La vivace gamma di case colorate forma uno scenario sorprendente e inedito. Le case di Burano creano un’atmosfera magica, quasi da fiaba. Ogni casa vanta un colore unico che la distingue dai vicini da anni. Ciò solleva spontanea una domanda: perché le case di Burano sono così meravigliosamente colorate? Per trovare la risposta dobbiamo andare a scoprire la storia di questa isola.
Una storia di resilienza e adattamento
Nei giorni delle invasioni barbariche, gli abitanti di Altino, sulla terraferma, un centro prospero e storicamente significativo già prima dei tempi romani, dovettero abbandonare la loro città per sfuggire alle continue incursioni. Trovarono rifugio sulle isole circostanti della laguna, tra cui Murano, Mazzorbo, Torcello, Ammiana, Costanziaco e, naturalmente, Burano (chiamata così per “Porta Boreana”, la porta settentrionale della vecchia Altino). I primi insediamenti su Burano erano costituiti da case costruite su palafitte, realizzate con canne intrecciate e rivestite di fango. Solo successivamente, probabilmente a causa della “romanizzazione” della zona, iniziarono a sorgere case di mattoni, ma i loro colori non erano ancora evidenti.
Gli abitanti iniziali di Burano erano principalmente umili pescatori. Fu solo quando l’arte del rinomato merletto iniziò a prosperare che l’economia e la reputazione dell’isola ricevettero un significativo impulso. La sua posizione esposta, soggetta a venti e maree, tenne lontana la malaria, che aveva purtroppo devastato le vicine Mazzorbo e Torcello. Tuttavia, i pescatori laboriosi continuarono la loro attività, nonostante le sfide poste dalle frequenti nebbie invernali.
Il mistero dei colori: nebbia e altro
Ed è qui che entra in gioco la nebbia. La credenza più diffusa riguardo ai diversi colori delle case a Burano è legata al fatto che i pescatori decisero di dipingere le loro abitazioni con colori distintivi. In questo modo, potevano facilmente individuare le loro case, anche durante le nebbie più fitte.
Un’altra teoria suggerisce che i diversi colori delle case identificassero le diverse famiglie dell’isola. Dato che molte famiglie condividevano gli stessi cognomi, sorse un problema comune. Per distinguersi, le famiglie adottarono soprannomi o si identificarono con il colore delle loro case.
Poi c’è un’altra affascinante credenza. A causa delle frequenti maree alte e dell’umidità incessante, le pareti delle case di Burano necessitavano di un costante mantenimento. Per questo venivano ridipinte spesso le facciate usando vernici disponibili che potevano mescolare da varie fonti. Questa pratica ha portato a una varietà di colori sull’isola.
Un ventaglio di vita e leggende
Tornando alle case colorate di Burano, dobbiamo menzionare la più vivace di tutte: la casa di Bepi Suà. Situata in Via al Gottolo, la casa di Giuseppe Toselli si distingue non solo per le sue forme e colori, ma anche per il fatto che l’ex venditore di dolci ha continuato ad aggiungere nuove forme e colori alla sua residenza. Non era raro incontrarlo per strada, pennelli in mano, pronto per una chiacchierata o una foto davanti alla sua casa multicolore. Anche dopo la sua scomparsa nel 1985, la sua casa ha resistito agli agenti atmosferici fino al 2005, quando le autorità decisero di restaurarla, preservando la bellezza che ancora emana. La sua memoria vive nei cuori sia dei Buranelli che dei turisti.
Dopo questo affascinante viaggio attraverso, che ne dici di scoprirla con i tuoi occhi e partecipare a uno dei nostri tour delle isole di Venezia?
Ti aspettiamo!